Le storie delle persone mi sono sempre piaciute. Le storie vere, vissute. Storie di uomini e donne che hanno dato vita ai loro sogni, alcuni reconditi altri alla luce del sole. Sogni e desideri che hanno richiesto impegno, sacrifici, sofferenze e tanti investimenti di tempo e denaro. Gente tenace che non si è fermata di fronte alle problematiche: burocratiche, territoriali, finanziarie che siano. Persone caparbie e capaci. E il mio lavoro impreziosito da tanti anni di viaggi da sud a nord dell’Italia me ne ha fatte incontrare e abbracciare molte, in situazioni e momenti straordinariamente diversi. Storie di squisita follia e di rara genialità, di lacrime e sorrisi ma sempre ricche di emozioni e sensazioni uniche. Le ho ascoltate con immenso piacere, davanti ad un buon bicchiere di vino o ad un piatto della tradizione, al calar del sole dopo una giornata di lavoro o durante le riprese televisive tra una inquadratura e l’altra. Di molte di loro ne ho scritto e raccontato
La storia di cui vi parlo oggi è una miscela di terra, vino, arte, sapori e ospitalità. Siamo in Toscana, in quel lembo di territorio dove pulsa la Docg del vino Nobile di Montepulciano. Montepulciano, un paese ricco di fascino, circondato dai vigneti dove regna sovrano il sangiovese. Quanti ricordi di lavoro e di amicizia ho in quel dolce borgo storico che nel tempo ha rubato l’anima a tanti personaggi famosi. Tra loro il Casanova, che quando vi giunse ne restò ammaliato e non si risparmiò certo nell’ubriacarsi di arte di cultura, di paesaggi fantastici e gentilezza popolare. Tra i tanti uomini che con lo scorrere dei secoli hanno soggiornato a Montepulciano cito il celebre seduttore veneziano perché è a lui che è dedicato il podere di cui vi racconto in questa storia di vino e di vita.
Scendendo dal borgo e dirigendosi verso nord est, superata la frazione Acquaviva, quasi al confine con l’Umbria, si trova la località Tre Berte, qui ha sede il Podere Casanova: con il podere la storia di Susanna Ponzin e Isidoro Rebatto. Sono loro che, pur avendo un trascorso imprenditoriale di tutt’altra natura, hanno acquistato e nel tempo ampliato il Podere Casanova ridandogli quel lustro e quell’importanza che merita nel panorama delle aziende vitivinicole poliziane. Susanna e Isidoro sono veneti e, come il celebre avventuriero veneziano, secoli dopo, di questa terra toscana ne sono più che innamorati. Hanno così messo in campo la loro esperienza lavorativa per dare vita ad un progetto di qualità nel rispetto della sostenibilità. Avrete ben compreso che il loro background non ha a che vedere con il nettare degli Dei ma appartiene al settore della geotermia e delle energie rinnovabili. Costruttori e gestori di centrali idroelettriche Susanna e Isidoro sono cultori dell’energia pulita e del combattere lo spreco di risorse, ed è in quest’ottica che operano e investono nel podere.
Il podere è immerso nei vigneti adiacenti al bosco, ha una bella cantina, un’ampia e luminosa sala degustazione e un caldo e accogliente agriturismo composto da tre appartamenti indipendenti ognuno dei quali ha un nome specifico: Girasole, Vigna e Glicine. Dopo l’acquisto, come ho detto, i due imprenditori, in pochi anni, hanno provveduto al miglioramento e all’ingrandimento della struttura costruendo una nuova cantina, acquisendo ulteriori vigneti e il reimpianto di altri, edificando all’interno della vecchia cantina l’agriturismo.
Dalle centrali al buon vino. Oggi Podere Casanova è una realtà che annovera la sua prima vendemmia nel 2015 e il primo imbottigliamento nel 2017 nonché la conversione in bio certificata a partire dalla vendemmia 2021. Conta 16 ettari in parte a Montepulciano in località Argiano tutti intorno al Podere, e in parte, 9 ettari di cui 3 a uliveto, nella località di Castel Focognano denominata “La Ferriera”: di quest’ultima ve ne racconterò nel breve futuro l’affascinate storia. Dalle vigne del podere alzando gli occhi in lontananza si gode della splendida vista di Montepulciano: un quadro degno del più eccelso pittore.
Al podere si lavora con il sangiovese ma anche con il canaiolo, il cabernet franc, il merlot, lo chardonnay, il grechetto, il verdello, il petit verdot e lo sirah e si producono 9 etichette che portano la firma del noto enologo Franco Bernabei di fama mondiale.
Tra i vini in produzione vi segnalo il rinomato Nobile di Montepulciano denominato Settecento, sangiovese in purezza al 100%. Il Rosso di Montepulciano, 85% di sangiovese e la rimanenza merlot o cabernet. Un bianco fermo chiamato Euforia, chardonnay, grechetto, verdello e due metodi Charmat. Uno denominato Bulles Brut, chardonnay, grechetto, verdello e un rosé, Caterina Rosé, 80% sangiovese, 20% chardonnay, grechetto, Verdello. Il mercato della cantina si divide oggi in 50% nazionale e 50% internazionale mentre i vini li ho degustati e li ho trovati decisamente interessanti, piacevoli e ben realizzati. Il Nobile mi ha particolarmente sorpreso: ben strutturato e al contempo di ottima e semplice beva.
Ma il Podere Casanova non è solo vino, chi lo ha già vissuto lo sa bene, chi invece avrà il piacere di viverlo nel prossimo futuro potrà godere della spensieratezza, del rilassamento e dei buoni sapori. Passeggiate e pedalate all’aria aperta, pic nic tra le vigne e cene tra i filari particolarmente romantiche, tour dei vigneti accompagnati da una guida, visite in cantina, percorsi a cavallo o in Vespa. Volendo si possono anche seguire dei corsi di cucina con tanto di abbinamenti cibo-vino, imparando a preparare una semplice pappa al pomodoro, un flan o piatti della tradizione toscana più ricercati. Non c’è che da scegliere come trascorrere al meglio il proprio soggiorno.
A pochi chilometri di distanza i due piccoli laghi di Montepulciano e di Chiusi, poco più distante il Trasimeno. Non manca poi la possibilità di pianificare escursioni nei luoghi e nelle città limitrofe di interesse storico-artisitico. Per dirla in poche parole il Podere Casanova risulta meta ottimale per chi vuole stare bene su questo territorio.
Un’altra storia, due persone che di una passione ne hanno fatto un stile di vita, che dal passato imprenditoriale differente vivono oggi un presente ricco di fascino, proiettati in un futuro dal sapore di sfida e di vino eccellente