La cessione del quinto è una forma di prestito pensata principalmente per i lavoratori dipendenti e per i pensionati. Attraverso la garanzia del reddito mensile fisso, si tratta di una soluzione decisamente accessibile per tutti quei contribuenti che incontrano difficoltà con i prestiti tradizionali, permettendo così di ottenere liquidità tramite trattenute automatiche dallo stipendio o dalla pensione. Prima di decidere di usufruire di questo strumento è però fondamentale capire a fondo tutti i lati positivi e quelli negativi per evitare di incorrere in imprevisti.
Come funziona
Numerosissimi sono i vantaggi che rendono, come indicato su questa pagina, la cessione del quinto una soluzione conveniente e diffusa. Per prima cosa, questa tipologia di finanziamento ha diversi vantaggi che attraggono chi non vuole avere delle scadenze da ricordare o chi ha il rischio di incorrere in ritardi di pagamento. L’importo massimo della rata, inoltre, non può superare un quinto del reddito mensile della persona, una sorta di soglia quindi che contiene il debito entro i limiti della sostenibilità. Altro fattore positivo è che la sua approvazione è rapida (circa 4 settimane) e la durata del rimborso può estendersi fino a 10 anni. Infine, il richiedente non ha bisogno di specificare il motivo per cui chiede il prestito e può interrompere anticipatamente il pagamento attraverso il saldo del debito residuo.
I vantaggi per chi ne usufruisce
Così come ci sono i vantaggi, la cessione del quinto può avere anche degli svantaggi che possono scoraggiare chi ha intenzione di utilizzare questa formula. Il primo fattore da tenere in conto è il tasso di interesse, più alto rispetto a quello di un prestito cosiddetto tradizionale, come può essere un mutuo, poiché la banca si assume un rischio maggiore in termini di garanzia sul prestito. Il tasso fisso poi non può essere modificato per tutto il tempo in cui è attivo il rimborso. E se il soggetto viene licenziato? In quel caso il TFR diventa una garanzia necessaria e viene utilizzato per coprire il debito rimasto.
Occhio al tasso non variabile
La cessione del quinto ha un importo che, come detto, viene stabilito in base al reddito di chi lo richiede e non può essere modificato a seconda della volontà del cliente. Se il soggetto è in un momento di difficoltà economica o magari vuole estendere o ridurre il piano di rimborso si trova a dover fare i conti con una soluzione poco flessibile, seppur molto vantaggiosa in altri termini. È inoltre importante ricordare poi che sottoscrivere una cessione del quinto può limitare l’accesso ad ulteriori finanziamenti, poiché già una parte del reddito è vincolata dal prestito in corso. Non è comunque certo che un prestito attraverso cessione del quinto escluda a priori la possibilità di usufruire di un altro contratto di credito.
Qualche dettaglio per chi è pensionato
Per i pensionati o per chi possiede un fondo pensione, la cessione del quinto dispone anche di altre caratteristiche. Il fondo pensione registra infatti un vincolo sulla posizione previdenziale del richiedente, che garantisce la copertura del prestito. Per le anticipazioni, invece, è possibile accedere al quattro quinti della somma richiesta, mentre per ottenere l’intero importo è necessario il consenso dell’ente finanziatore. Eventuali richieste per l’acquisto della prima casa o per altre necessità vengono vincolate alla verifica delle condizioni contrattuali con la banca o finanziaria, con tempi di attesa che possono arrivare fino a 90 giorni. Per molti pensionati in Italia l’assegno non è sufficiente a permettere di sostenere i costi in continuo aumento, dalle bollette ai beni primari come cibo e riscaldamento. Per questo, il Governo permette agli over 65 di usufruire di numerose agevolazioni, strumenti che permettono di far fronte alle sostanziose spese quotidiane.