Weganool è l’alternativa vegana alla lana, che promette sostenibilità in ogni fase del suo ciclo di vita, dalla produzione e lavorazione, allo smaltimento finale.
Weganool è un marchio registrato della società indiana Faborg ed è stato presentato in anteprima mondiale alla Future Fabrics Expo 2020 di Londra, la più grande vetrina mondiale di materiali sostenibili che proprio durante l’Expo ha mostrato particolare interesse al tavolo dell’Innovazione.
LE ORIGINI ANTICHE E PRESTIGIOSE DI WEGANOOL
Weganool nasce da un’erbaccia selvatica che prospera in maniera spontanea nelle terre aride dell’Asia Meridionale. Calotropis Gigantea e Calotropis Procera è il nome botanico di queste erbe (noto anche come Bowstring Hemp) che crescono in abbondanza nel sud dell’India, vicino Auroville, nella parte più arida del paese dove l’azienda Faborg ha sede. In realtà l’utilizzo delle fibre di questa pianta risale all’antichità, quando si realizzavano abiti per nobili e bambini. Testimonianze confermano che già nell’era della caccia, le prime corde degli archi furono realizzate con questa fibra che grazie alla sua resistenza all’acqua salata, fu successivamente impiegata dall’uomo anche per la realizzazione di forti reti da pesca.
La scoperta sugli usi di queste fibre così solide assunse un ruolo decisivo nell’evoluzione della specie umana e, nonostante la Calotropis sia stata dimenticata dalla maggioranza, viene ancora impiegata per realizzare tradizionali cinture antimicrobiche per neonati da alcune famiglie indiane.
Nella cultura Hindu, i fiori di Arka (Calotropis) vengono offerti in dono in ghirlande a Shiva e Ganesha e la medicina ayurvedica utilizza la pianta per le sue proprietà medicinali, soprattutto per il trattamento dei disturbi dell’apparato digestivo.
L’antica Ayurveda suggerisce le foglie di Arka per curare costipazione, ulcere gastriche, crampi addominali oltre a febbre, mal di denti, lebbra e vari disturbi della pelle. Le foglie di Arka sono apprezzate per le proprietà analgesiche, antidiabetiche, antimalariche ed epatoprotettive.
Per queste ancestrali e preziose origini, il fiore della Calotropis rappresenta uno dei principali fiori del giardino “The Mother’s garden” nella cittadina di Auroville, sede di Faborg e rappresenta il coraggio “…come forza che dona forza, come la fiamma di una candela che può accenderne un’altra…” (- Mirra Alfassa)
WEGANOOL: LE CARATTERISTICHE TECNICHE
Gowri Shankar, il fondatore di Faborg, è nato e cresciuto in una comunità di tessitori del Devanga, area dell’India famosa nell’arte della produzione di tessuti. Dopo aver lasciato l’azienda di famiglia alla ricerca di nuove sfide nell’alta moda, iniziò a riscuotere successo come freelancer acquisendo clienti esclusivi. Un giorno, guardando una pianta di Calotropis fuori dalla finestra del suo ufficio, osservò che c’erano sempre tanti uccelli nettarini attorno a questa pianta: curioso, scoprì che questi animali utilizzano la Calotropis per costruire resistenti e caldi nidi a forma di goccia, appesi ai rami. Da qui ebbe l’intuizione e, nel giro di cinque mesi, il primo prototipo di Weganool era pronto.
Le peculiarità della pianta Calotropis sono interessanti per un utilizzo a favore dell’ambiente: non necessita di acqua, cure e pesticidi per la crescita; ravviva la biodiversità e l’ecosistema consentendo una ricrescita della copertura forestale; come pianta perenne, non necessita di essere reimpiantata né di irrigazioni; cresce rapidamente in 6 mesi dopo la raccolta, garantendo due raccolti annui; è un antico fertilizzante, fungicida e repellente per i parassiti. Inoltre le fibre della Calotropis hanno una qualità unica nella struttura, costituita da una cellulosa cava molto simile alle fibre proteiche cave della lana di Alpaca: si distinguono le fibre del baccello che sono estremamente morbide, leggere e brillanti.
I tessuti realizzati con esse donano una sensazione di regale morbidezza, proprio come quella del cashmere, perfetti per un abbigliamento leggero, di transizione tra le stagioni e caldo.
Le fibre dello stelo sono anch’esse cave, ma molto resistenti, quasi impossibili da rompere a mani nude, ideali per la creazione di abiti, interni e tappezzerie durevoli. Grazie alla cavità delle fibre, si creano sacche d’aria all’interno del tessuto, rendendolo leggero e apportando proprietà di termoregolazione.
Per ottenere il filato Weganool, viene utilizzato il 70% di cotone organico da irrigazione pluviale e il 30% di fibre dalla Calotropis; il filato viene poi affinato sino a 30 secondi ed infine personalizzato per ottenere un’ampia varietà di tessuti, come semplici maglie a trame di Jacquard di alta gamma.
MATERIALI SCIENTIFICAMENTE TESTATI
La South Indian Textile Research Association (SITRA) ha effettuato diversi test sulla cavità delle fibre, sulla loro capacità di trattenere umidità e test citologici che garantiscono la sicurezza per l’uso umano, confermando le proprietà antimicrobiche contro le più comuni malattie della pelle create dai batteri dello stafilococco.
Le ricerche sui tessuti garantiscono non solo la non tossicità all’utilizzo del prodotto finale, ma anche che la stessa fase di estrazione delle fibre non è pericolosa per l’operatore che la esegue, attuando procedure per evitare che la linfa delle fibre venga ingerita.
Le fibre dello stelo sono quelle deputate al trasporto della linfa per nutrire i baccelli e le foglie; è una linfa acida, da secoli usata nell’Ayurveda per la cura di diverse malattie, ma che risulta tossica se consumata in grandi quantità.
TINTURE CON COLORANTI NATURALI
Oggi l’industria tessile è una delle industrie più inquinanti al mondo, principalmente a causa dei coloranti chimici che vengono riversati nelle acque e nella terra, con un impatto fortemente negativo sull’ecosistema. Fino alla fine del XIX secolo, i coloranti utilizzati per la tintura erano a base vegetale come l’indaco, il kadukkai, la robbia e divennero merci commerciali estremamente importanti nelle economie dell’Asia e dell’Europa.
Sin dall’antichità l’uomo provvedeva a tingere i tessuti utilizzando questi materiali per lo più di uso comune e disponibili localmente, ottenendo colori brillanti e persistenti da piante, minerali, radici, bacche, cortecce, foglie, semi e legno. L’antico rituale di tintura prevedeva l’estrazione del colore aggiungendo il materiale colorante prescelto in una pentola d’acqua calda, procedendo con la bollitura sino a completa estrazione del colore. Dopodiché i tessuti venivano inseriti nella medesima pentola calda e mescolati continuamente fino a trasferire il colore sulle stoffe.
La tintoria “Natural Dye House” dell’azienda Faborg unisce le antiche tradizioni di tintura alla moderna ricerca scientifica, selezionando materiali vegetali naturali e medicinali utilizzati anche nelle pratiche ayurvediche come l’indaco, il kadukkai, la robbia, l’annatto, il melograno: il ferro, l’alcanna e tanti altri ancora, perseguendo l’obiettivo di mantenere il processo di tintura e di fissazione del colore sostenibile al 100%.
Adottando materie prime adeguate, si ottiene una lavorazione completamente ecologica, i cui residui sono biodegradabili al 100% e possono essere riutilizzati come compost.
REPELLENTE ARKA: ZERO SPRECHI ED ECONOMIA CIRCOLARE PER ESSERE PARTE DEL CAMBIAMENTO
Centinaia di anni fa non esistevano né fertilizzanti petrolchimici né pesticidi e la loro funzione veniva assolta dalla Calotropis, molto apprezzata ed ampiamente utilizzata dagli agricoltori di tutta l’India. Questo requisito incuriosì molto Gowri Shankar, il quale ha ideato un fertilizzante e un repellente per insetti, denominato ARKA. Il repellente viene ottenuto dagli scarti dell’estrazione delle fibre della stessa Calotropis, i residui vengono poi concentrati e fermentati ed uniti a diverse erbe ayurvediche, ottenendo un fertilizzante liquido e un potente repellente per insetti, naturale al 100% ed altamente nutriente.
Questo fertilizzante consente agli agricoltori biologici locali di massimizzare la loro resa migliorando l’immunità, nonché la divisione cellulare delle piante, arricchendo notevolmente la struttura del suolo e stimolando la crescita di organismi benefici nel terreno.
ARKA è ricco di micronutrienti facilmente assorbibili dalle piante e, oltre a fornire macronutrienti, contiene anche diversi microelementi e oligoelementi tra cui calcio, zolfo, ferro, boro e magnesio e tanti altri.
La presenza naturale di alcaloidi uccide le larve di zanzara e aiuta nella gestione di parassiti (come zanzare e zecche), termiti, nematodi e malattie delle colture. ARKA si rivela quindi una soluzione biologica multiuso non solo; in agricoltura, ma anche nel settore Horeca dove hotel, ristoranti, resort lo acquistano come repellente per le zanzare, ma non solo, alcune cittadine come Kottakuppam Panchayat, che si trova sulla costa a sud est dell’India, utilizzano con successo il repellente contro le zanzare per disinfettare tutta l’area.
Dall’inizio della sua commercializzazione nel settembre 2019, Arka è stato testato con ottimi risultati su varie colture come pomodori, melanzane, anguria, melone, banana, albero di cocco, anacardi mango, jack-frutta, limone, papaia, ananas, zucca, lenticchie nere e diverse varietà di cucurbitacee.
UN AIUTO PER LE DONNE E LE ECONOMIE RURALI
La produzione di Weganool aiuta l’economia rurale delle zone aride del paese, dove purtroppo non c’è garanzia di lavoro. Si tratta di un prodotto artigianale: le abili donne di queste aree lavorano a mano le fibre con cura e dedizione, creando un prodotto unico e di qualità, che al contempo dona potere alla donna ed aiuta le economie rurali indiane.
IL TESSUTO CHE CREA UN IMPATTO POSITIVO NEL MONDO
Prima di Weganool, diversi marchi hanno sviluppato filati per imitare consistenza e termoregolazione della lana utilizzando poliestere ed acrilico, ma la principale differenza tra questi tessuti sintetici e Weganool è che quest’ultimo è interamente a base vegetale: zero rifiuti, 100% ecologico ed aiuta le comunità rurali in India. Scegliere Weganool mostra una possibilità di riduzione dello sfruttamento animale che è implicato nella produzione della lana e quindi va contro gli allevamenti intensivi e contro il devastante inquinamento creato sia dalla stessa industria agroalimentare, sia dall’industria tessile.
La produzione di questo tessuto ha un impatto altamente positivo, dalla lavorazione sino all’utilizzo finale del prodotto, aderendo perfettamente ai principi C2C (Cradle to Cradle) per la biodegradazione, il commercio equo e solidale ed il cruelty free. Un vero e proprio approccio olistico che progetta sistemi tenendo in considerazione gli aspetti economici, industriali e sociali, trasformando i processi produttivi, creando sistemi efficienti con elementi naturali che sono in grado di rigenerarsi e che riducono gli scarti al minimo. Difatti le schede tecniche di produzione della lana vegetale mostrano che per produrre 1 kg di Weganool con 70% di cotone organico da irrigazione pluviale si risparmiano 27.000 litri di acqua potabile pulita rispetto alla produzione del filato con cotone 100%.
WEGANOOL ALLA CONQUISTA DELLA MODA
A fine Novembre 2020, a Los Angeles, è stata inaugurata la prima Vegan Fashion Library al mondo, piattaforma per la moda etica con la presentazione di una serie di capi di abbigliamento e accessori firmati in lana di derivazione vegetale, ma anche seta vegana e pelle vegana. Un lancio importante che dimostra ancora una volta che la ricerca di alternative ai tessuti di origine animale sta prendendo sempre più piede.
Gowri Shankar ha affermato in una intervista che, durante la pandemia, le richieste pervenute sono aumentate di quasi il 400%. Ad esempio, molte comunità di agricoltori in Brasile si sono messe in contatto con lui sia per l’utilizzo di Weganool sia per il repellente naturale Arka.
Il modello – spiega Gowri Shankar – può essere replicato ovunque lungo la cintura equatoriale, dove c’è molta luce solare.
Il tessuto Weganool sta guadagnando una crescente attenzione in Europa, Australia ed Americhe non solo da parte di marchi che promuovono la sostenibilità, ma anche da rinomati produttori di lana che sono alla ricerca di alternative per soddisfare le esigenze di un crescente mercato con consumatori sempre più consapevoli.
Tra i marchi noti troviamo H&M, Marc O’Polo, Hugo Boss e Louis Vuitton che sono in trattativa per sviluppare delle collezioni con Weganool. Attualmente il primo brand al mondo ad utilizzare Weganool è Infantium Victoria, nota azienda tedesca di abbigliamento etico per bambini con la collezione autunno/inverno 2021, che ha scelto Weganool proprio perché la lana vegana ha proprietà antimicrobiche ed è particolarmente indicata per pelli delicate come quelle dei bambini e per chi soffre di allergie.