Il Vietnam è una gemma nascosta e per lo più sottovalutata, ma ha molto da offrire ai viaggiatori vegani e vegetariani.
È un’area ricca di prodotti freschi, erbe aromatiche, con una cultura profondamente intrisa di aspetti del buddismo e del taoismo, tant’è che piano piano il Vietnam sta diventando sempre più una delle principali destinazioni per viaggiatori consapevoli da tutto il mondo.
Non solo il cibo vietnamita è delizioso, ma le versioni vegane dei piatti tradizionali che si trovano nei tipici ristoranti locali “Chay” sono eccezionali.
Inoltre nelle principali città stanno spuntando nuovi locali completamente plant based in stile vietnamita, fusion ed occidentale.
Tra le maggiori città che eccellono in assoluto per la presenza di cibo vegano e vegetariano troviamo Ho Chi Minh City ed Hanoi. In realtà ovunque in Vietnam si possono trovare scelte vegane, ma ci soffermiamo sulle proposte delle due città principali.
Ho Chi Minh City: una metropoli vegana.
Iniziamo con la città più grande del Vietnam, Ho Chi Minh City, conosciuta anche come Saigon.
Questa vivace megalopoli è il sogno che si avvera di ogni amante della cucina vegana.
Con una popolazione enorme e una crescente consapevolezza verso uno stile di vita plant-based, la città è ricca di ristoranti vegani o con opzioni vegane.
Si trova di tutto, dalle più informali bancarelle di street food, ai piccoli ristoranti a conduzione familiare, fino ai ristoranti di lusso che servono piatti innovativi. Ho Chi Minh City (HCMC) è la città più vegan friendly del Vietnam, con il maggior numero di ristoranti a base vegetale: 130 vegani e 151 vegetariani.
Una delle caratteristiche migliori di HCMC è l’abbondanza di classici piatti vegani vietnamiti in versione vegetale: phở ovvero zuppa di noodle, oppure involtini primavera ripieni di erbe, verdure e tofu o sostituti vegetali.
HCMC ha anche una fiorente scena di caffè vegani occidentali, che servono di tutto, da smoothie bowls a sfiziose baguette con formaggio di anacardi e molto altro.
Un must per ogni vegano è lo street food, dove si trovano bancarelle che servono unicamente versioni vegane del popolare banh mi, sandwich baguette d’ispirazione francese, il goi cuon, ovvero involtini primavera vietnamiti non fritti, oppure dolci come banh la dua, tortini vegani a base di cocco e pandan.
Hanoi, il regno dei caffè e dei ristoranti Chay.
La capitale, Hanoi (Hà Nôi), è al secondo posto con circa la metà dei ristoranti vegani di Ho Chi Minh: circa 70 ristoranti vegani e 70 vegetariani. Hanoi offre alcuni dei migliori phở vegani.
Come a HCMC, ci sono tantissime incredibili bancarelle di banh mi completamente vegani.
È una città bellissima, ricca di parchi e laghi dove poter trascorre il tempo, fare attività sportiva e gustare qualche tipicità da street food.
Ci sono molte caffetterie, molte delle quali offrono latte d’avena, soia, mandorla e cocco, oltre ad una selezione di tè, caffè e kombucha; alcuni servono sandwich con pane a lievitazione naturale fatto in casa.
Queste caffetterie moderne dal tocco occidentale non devono essere confuse con le classiche vietnamite, dove si trova il caffè tradizionale vietnamita, servito direttamente al tavolo e lasciato sgocciolare attraverso un filtro in acciaio inossidabile “phin” e servito con ghiaccio.
Il caffè vietnamita è solitamente ottenuto con chicchi di robusta, dal tipico sapore amarognolo e bruciato. Per compensare la nota amara e rendere il gusto più gradevole, i chicchi vengono tostati con burro e salsa di pesce.
Se si vuole provare il caffè vietnamita senza derivati animali, consiglio di rivolgersi alle caffetterie moderne, che, rispetto alle storiche caffetterie vietnamite, sanno dare indicazioni circa la provenienza e tostatura dei chicchi.
Quando si arriva in Vietnam, non ci si può non imbattere nei ristoranti Chay.
Nella cultura vietnamita, “chay” significa “niente carne o ingredienti derivati da prodotti animali”.
Per la maggior parte dei vietnamiti, il vegetarianismo è strettamente associato agli insegnamenti religiosi buddisti.
In Vietnam, i seguaci del buddismo si avvicinano al vegetarianismo in due modi: praticando il chay trường, ovvero si attengono completamente a una dieta a base vegetale, o il chay kỳ, che richiede di astenersi dalla carne solo in giorni specifici del calendario lunare.
I ristoranti Chay offrono normalmente cibi senza carne, senza sapori forti e piccanti come aglio e peperoncino, seguendo le regole del buddismo.
I ristoranti Chay sono la salvezza per chi è vegano e vegetariano, sono ovunque, offrono piatti abbondanti e ricchi di verdure, tofu e sostituti della carne a prezzi molto economici.
Ad Hanoi e nel Vietnam settentrionale i ristoranti Chay sono accoglienti, molto semplici e senza fronzoli, hanno una clientela principalmente buddista e sono particolarmente frequentati dal 1° al 15° giorno del mese del calendario lunare, quando molti vietnamiti rinunciano alla carne per un giorno (chay kỳ).
Nel Vietnam centrale, questi locali sono ancora più diffusi ed offrono cibo più speziato.
Ad HCMC sono presenti in ogni quartiere, con cibo molto più dolce (come tutto il cibo del sud), con una clientela molto più eterogenea, e spesso non vegetariana, di studenti e lavoratori.
Mentre alcuni ristoranti Chay sono abbastanza semplici e molto piccoli, altri sono decorati in ogni dettaglio, con grandi murales ed oggettistica d’ispirazione buddista.
Una delle più autentiche esperienze di street food vegano vietnamita si trova incastonata in uno stretto vicolo di Quan Su Street ad Hanoi, non lontano dal famoso lago Hoan Kiem.
Si tratta di un piccolo locale che serve ogni giorno un solo tipo di zuppa di noodle di riso.
Non è indicato neanche su Google Maps e non è particolarmente visibile. Non ha nemmeno un nome, o così voglio pensare perché ancora non l’ho capito.
È una piccola gastronomia senza fronzoli, due tavolini, pochissimo spazio tra gli uni e gli altri, sempre pieno di gente del luogo.
Le offerte del giorno si alternano tra phở, zuppa di noodle, verdure e tofu, bún riêu zuppa di noodle di riso al pomodoro, bún măng noodle di riso con bamboo, verdure e tofu e altri piatti popolari del Vietnam settentrionale.
Il cibo è sempre fresco, servito ben caldo. Le ricette sono saporite, autentiche e uniche. Di solito vengono servite con generose quantità di tofu fritto e cha gio, involtini vietnamiti fritti. L’atmosfera è autentica: quando si entra sembra di essere catapultati in un periodo precedente della storia di Hanoi.
Situato in un vicolo coperto, con pittogrammi buddisti che adornano le pareti, ha sedie e tavolini di plastica e vassoi vissuti come unici elementi di arredo.
La proprietaria sembra conoscere tutti coloro che entrano, li accoglie calorosamente, dal mattino sino a pranzo, consegnando enormi ciotole di zuppe calde e fumanti, per poco meno di un dollaro.
Bánh cõm è un dolce tradizionale del Vietnam del Nord fatto con farina di riso corto, aromatizzato con vaniglia e foglie di pandano con un corposo ripieno di pasta di fagioli mungo e cocco grattugiato.
È una leccornia dal gusto delicato, ma pieno, tipica del Capodanno lunare, spesso venduta in scatoline decorate (un po’ come accade per le Mooncake cinesi) disponibile in piccole porzioni una tira l’altra.
[Questo articolo è tratto dal numero di novembre-dicembre 2024 de La Madia Travelfood. Puoi acquistare una copia digitale nello sfoglia online oppure sottoscrivere un abbonamento per ricevere ogni due mesi la rivista cartacea]