Life long learners: Attività manuali, cucina e tecnologia sono le attività preferite per apprendere un’abilità o un hobby dopo la scuola/università, mettendosi in gioco a qualsiasi età.
Cimentarsi in cucina per la prima volta a 30 anni. Iscriversi a un corso di lingua straniera a 40, o scoprire l’arte della ceramica a 50. Non è mai troppo tardi per imparare: è il motto dei cosiddetti life-long learners, che nel corso della vita non smettono di fare tesoro delle nuove esperienze.
Secondo un’indagine di Readly, il principale fornitore europeo di abbonamenti in digitale a quotidiani e riviste – commissionata all’istituto di ricerca internazionale YouGov[1] – il 73% degli italiani si considera un “life-long learner”, ovvero è sempre aperto a imparare qualcosa di nuovo. In particolare, il 38% degli italiani è propenso a cimentarsi con le attività manuali, dal cucito alla maglieria, dalla falegnameria alla ceramica; il 32% si dedica volentieri ad impratichirsi in cucina. Il 30% si impegna invece in ambito tecnologico, per fare esperienza in programmazione e coding. Una percentuale di poco inferiore – il 28%- decide invece di approfondire una lingua straniera, mentre solo il 18% si mette alla prova con la pratica di attività fisica.
Le motivazioni per impegnarsi nell’apprendimento lungo l’arco della vita sono diverse: la maggioranza degli italiani – il 65% – apprezza semplicemente il fatto di imparare qualcosa di nuovo, pur senza averne necessità concreta; il 54% si tiene così in esercizio mentalmente e il 45% ritiene che sia una fonte di benessere fisico e mentale. Il 26% degli intervistati si dà da fare per migliorare le proprie opportunità lavorative e, poco meno (il 21%), ritiene che continuare ad imparare sia un modo per migliorare la fiducia in sé stesso. Il 14% si applica in nuove conoscenze per incrementare il proprio reddito.
Il panel intervistato nell’ambito del sondaggio di Readly afferma di trovare ispirazione per approfondire i propri interessi online – nel 73% dei casi – e in particolare, quasi la metà tra i giovani tra i 18 e i 29 anni, si rivolge ai social media (33%); il 26% chiede consiglio ad amici e familiari, mentre poco meno di un quarto degli italiani intervistati fa riferimento a riviste e giornali per imparare cose nuove.
Oltre la metà degli italiani afferma di aver appreso l’ultima abilità da autodidatta, facendo ricerche online; il 33% ha seguito un corso online con un docente, il 27% ha invece partecipato a un corso in presenza. Il 17% si è affidato ai libri e il 10% a riviste specializzate. Il 7% ha seguito account professionali sui social media.
Il 23% degli italiani stima, infine, di aver dedicato all’ultimo corso o abilità imparata più di 50 ore del proprio tempo libero.
“Ciò che non è ancora accaduto può ancora accadere. Un modo per scoprire ed appassionarsi a nuovi interessi è attraverso riviste e giornali. Readly è una fonte inesauribile di ispirazione in questo senso, perché leggere significa anche apprendere in maniera permanente”, ha affermato Marie Sophie Von Bibra, direttore marketing di Readly.
I principali risultati dell’indagine Readly:
- Il 73% degli intervistati si considera uno “studente permanente”, indipendentemente dall’età
- Il 51% si dichiara autodidatta, con l’ausilio di ricerche online, in particolare tra i giovani (18-29 anni); il 27% preferisce corsi in presenza
- Il 23% degli italiani ha dedicato oltre 50 ore all’ultimo corso/abilità imparata; la percentuale sale al 27% tra i 40-49enni.
- Il 38% delle donne ha seguito corsi manuali di ceramica, falegnameria e cucito, contro il 25% degli uomini, che invece preferiscono in maggioranza dedicarsi alla tecnologia (42%)
- La maggior parte degli intervistati trova la propria ispirazione online: in media il 73%, con un picco al 79% tra i cinquantenni; anche riviste e quotidiani sono rilevanti per decidere quali passioni approfondire (23%)
Readly è il principale fornitore europeo di abbonamenti a quotidiani e riviste digitali. Gli abbonati a Readly hanno accesso illimitato a 7500 riviste e quotidiani. Readly ha abbonati in oltre 50 paesi e contenuti disponibili in 17 lingue diverse. In collaborazione con 1200 editori in tutto il mondo, Readly sta digitalizzando l’industria delle riviste e dei quotidiani. Nel 2022 i ricavi sono stati pari a 592 milioni di corone svedesi. Da settembre 2020 il titolo Readly è quotato al Nasdaq Stockholm Small Cap. Per ulteriori informazioni, visitare corporate.readly.com e www.readly.it.
[1] Indagine effettuata nel periodo 28-31 agosto 2023 via Web, sulla base di panel YouGov.