Dall’incontro tra la terra e il cielo, tra il sensibile e l’invisibile, nel 2021 a Napoli nasce “Aria Restaurant” che, dopo 5 mesi dall’apertura, ottiene la sua prima stella Michelin in una regione, come la Campania, seconda solo alla Lombardia per numero di macaron.
Il ristorante rappresenta una moderna oasi nel cuore della frenesia partenopea: superato l’ingresso, si viene accolti in un salotto elegantemente essenziale, rivestito da una boiserie con pannelli fonoassorbenti che lasciano fuori i rumori; l’illuminazione, soffusa, ha fasci di luce concentrati sui singoli tavoli, perché è lì che si realizza lo spettacolo.
La scena infatti è dominata dal susseguirsi di creazioni dello chef Paolo Barrale, espressione – come l’elemento aria – di espansione e di apertura, vero trait d’union tra spiritualità e materia.
Siciliano di nascita e ligure da parte di madre, allievo di Heinz Beck, è campano di adozione in virtù della sua esperienza pluridecennale a Sorbo Serpico, dal 2005 al 2018, quale chef del “Marennà”, ristorante dei Feudi di San Gregorio che gli ha consentito di fare propria la cultura culinaria napoletana.
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