Adelaide Ristorante: da quattro anni a questa parte, in un’ala del maestoso Palazzo Borghese, nel pieno centro di Roma, trova spazio un sofisticato albergo, dal lusso rarefatto e dall’atmosfera ricercata, l’hotel Vilòn.
Qui discrezione e buon gusto regnano sovrani: le camere sono poche e curatissime, lo staff e i servizi sono di livello superiore, e anche la cucina svetta per la ricercata bontà e la fine eleganza.
A dirigere la brigata è Gabriele Muro, giovane cuoco di origine procitana, che con sapienza propone una carta nella quale i grandi classici della cucina romana incontrano la gloriosa tradizione marinara campana.
Nessuna improvvida commistione, ma tanta solida consapevolezza e altrettanta capacità tecnica al servizio di un gioioso e giocoso senso del gusto che sfugge facili rotondità e qualsivoglia manierismo internazionale. Sicché, per esempio, il sandwich di pescato del giorno, profumato e croccante, parla un linguaggio di mediterraneità, accompagnandosi alla piccante dolcezza di una salsa harissa e al tonico amarore della scarola.
Mentre le linguine di Gragnano con crema di broccoli e provola diventano un piatto di mare: la salsiccia c’è ma è di pesce.
I risotti, ben cotti e altrettanto ben mantecati, sono uno dei cavalli di battaglia di Muro: da assaggiare l’interpretazione ’destrutturata’ di quello alla milanese: sfoglia di zafferano, riso alla parmigiana, cuore di ossobuco e midollo, spuma di Parmigiano. Il servizio e la cantina (ancora in fase di implementazione) tengono dietro alla cucina, con altrettanta passione.
I menù degustazione di Adelaide Ristorante costano 110 e 120 euro. Ci si attesta sulla stesse cifre mangiando alla carta.