Progetto imprenditoriale di Surgital, la catena di locande è stata scelta come format in un laboratorio del MiMeC, Master in Marketing e Comunicazione del prestigioso ateneo. Al vaglio dei 45 studenti coinvolti lo studio sull’awareness del brand relativamente alle diverse location in cui Ca’ Pelletti è presente. Dalla ricerca una grande conferma: è la pasta il cibo più amato dalla clientela.
La catena di locande portavoce della tradizione culinaria romagnola “Ca’ Pelletti” è stata scelta come format di food retail in un case study* del Laboratorio di Retailing del MiMeC – Master in Marketing e Comunicazione – dell’Università Bocconi. Si tratta di un corso presentato in anteprima dalla facoltà, a scelta libera degli studenti. I partecipanti, 45 suddivisi in 8 team, hanno lavorato per un mese su un incarico diverso per ciascun gruppo, basandosi sul progetto assegnato da Ca’ Pelletti e concordato con i docenti. Focus dello studio, l’awareness del brand, a partire dall’analisi dei locali presenti sul territorio, dalle due storiche locande a Bologna, più quella a Padova fino alle ultime inaugurate all’Orio Center di Bergamo e in pieno centro storico a Firenze.
I risultati sono stati illustrati a fine luglio alla SDA Bocconi School of Management. Tra gli highlight è emerso che le locande bolognesi, le prime aperte della catena, vantano una brand awareness consolidata non solo tra i local, ma anche tra gli studenti fuori sede. Qui i punti di forza sono la qualità del cibo, il servizio offerto, la tipicità del format e delle proposte offerte nel menù. Ottimi riscontri anche per la new entry Ca’ Pelletti Orio Center, in cui la notorietà raggiunta a pochi mesi dall’apertura è notevole in tutte le tre provincie in cui risiedono le persone del panel: Bergamo, Brescia e Milano. Anche qui la customer satisfaction si concentra sul menù offerto, sull‘atmosfera del locale e sul servizio. Lo stesso vale per il target padovano, con in aggiunta la possibilità di acquistare prodotti tipici. A pochi mesi dall’apertura, un buon livello di brand awareness si è registrato anche a Firenze.
Sulla base di quanto emerso e in considerazione dell’ambizioso obiettivo di arrivare a 10 locande entro fine 2024, l’azienda ha richiesto agli universitari anche l’ideazione del lancio e dello sviluppo di un nuovo format fast casual come estensione dell’attuale casual dining della catena, con la valutazione di eventuali criticità e possibili azioni correttive a livello di marketing e comunicazione. Gli studenti sono stati chiamati a lavorare, ad esempio, alla scelta della location più idonea, al naming, all’offerta e alla strategia comunicativa, elementi che contribuiscono alla definizione di un business plan accurato in vista delle nuove aperture.
Dalla ricerca, inoltre, è emersa una grande conferma, trasversale a tutte le location: il cibo italiano è in assoluto il preferito dalla clientela, con una preferenza soprattutto per i piatti a base di pasta (37%) e piadina/panini (31%).
“Un risultato in linea con l’obiettivo prioritario di Surgital, proprietaria di Ca’ Pelletti, che è proprio promuovere la pasta come piatto rappresentativo della cucina italiana nel mondo – ha dichiarato l’AD di Cappelletti Retail Srl, Elena Bacchini -. Siamo inoltre soddisfatti di aver raggiunto un buon livello di brand awareness anche dove le locande sono ancora giovani e dove la concorrenza è alta. Quella con Bocconi è certamente una importante collaborazione che, dato il prestigio dell’ateneo in Italia e nel mondo, non solo è un motivo di orgoglio, ma segna una nuova tappa importante nel percorso di crescita di questo progetto imprenditoriale, di pari passo con un’altra vocazione da sempre presente nel dna dell’azienda: contribuire alla formazione dei giovani. Anche in questa occasione ci siamo spesi per essere attrattivi nei confronti dei giovani talenti di domani”.